Passo dell Spluga e rifugio Venini: dall’asfalto svizzero alle strade militari di confine

11.09.19 12:54 AM Commenti Di Lorenzo

La prima e unica volta che ho fatto i passo dello Spluga era il 2010 e avevo comprato la Dorsoduro da 3 giorni. L'itinerario saliva dal San Bernardino, passando da Splugen e poi dal passo in questione, fino al bivio per Madesimo e la discesa verso il lago di Como. In generale ho dei ricordi abbastanza brutti, anche perchè pioveva e c'era un sacco di traffico.
  

Ma quando hai una domenica a rischio pioggia su tutto il Nord Italia e l'unica zona salva sembra essere quella, non resta che provare a tornarci.


Il San Bernardino non ha bisogno di presentazioni (ve ne ho parlato QUI), mentre devo dire che ho rivalutato la zona dello Spluga. La strada lato Nord è abbastanza conciata, strettina e con l'asfalto dei tornanti mezzo sfondato, ma devo dire che ho rivalutato moltissimo il paesaggio. La vallata è ampia e lo sguardo spazia per chilometri sulle montagne circostanti, mentre la discesa verso il lago di Montespluga offre scorsi ancora più belli, arricchiti dalla presenza dello specchio d'acqua al centro della vallata. 

Direi che nel complesso sono rimasto della mia idea, ovvero che dal punto di vista della guida non sia un granchè questa zona, ma per quanto riguarda paesaggio e spunti fotografici penso che tornerò, magari in periodo dove ci sia anche qualche traccia di neve sui monti. Al ritorno non ci siamo fatti mancare una tappa "fuoriporta" al rifugio venini, con anche un bel pezzo di off.

Lorenzo

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