Passo del San Bernardino: il disgelo

12.06.19 09:11 PM Commenti Di Lorenzo

La primavera è un periodo sempre un po' delicato per noi motociclisti, almeno per quelli del Nord Italia che girano a cavallo tra la Pianura Padana e le Alpi. 

Tra maggio e giugno, in base alle annate, si vive un periodo di continua indecisione sui giri da fare, legato al fatto che i passi alpini non hanno date di apertura precise. Può succedere, come quest'anno, che l'apertura dello Stelvio venga fissata al 18 di maggio e poi ci si ritrovi al 15 di Giugno con una apertura solo parziale ad orari controllati. Idem per gli altri passi oltre i 2300 metri, come i vari Furka, Susten, Grimsel e compagnia. Quel che succede, quindi, è che ti ritrovi al venerdì a dover organizzare un percorso a ostacoli tra passi di cui non hai informazioni certe: si potrebbe andare verso Sud, certamente, ma spostarsi in quella direzione obbliga a percorrere tanta pianura con un clima che è già praticamente estivo.
  


La lotta, quindi, si consuma tra percorsi alpini freschi e spettacolari ma incerti e percorsi sicuri, ma con decisamente meno appeal.


Senza entrare nel dettaglio di quali passi sono aperti anche in inverno, alla fine ho optato per un grande classico: il San Bernardino. Per me è una specie di giro di riserva, abbastanza vicino a casa per non dover stare in giro tutto il giorno, ma abbastanza alpino per non farti rimpiangere posti ben più blasonati. Tra l'altro il pessimo meteo delle ultime settimane ha permesso di trovare anche una buona quantità di neve in cima, oltre che di turisti a caccia di selfie.

Lorenzo

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