Laghi di Cancano: come essere in Canada

14.09.20 04:03 AM Commenti Di Lorenzo

Sono tipo tre anni che ho in ballo sto giro in Valdidentro, da quando lessi di questo posto su RoadBook in un bellissimo articolo ad opera di Marco. Per chi non conoscesse il posto, si tratta di una intera vallata dove si trovano due enormi bacini idrici artificiali circondati da un paesaggio pazzesco e, soprattutto, da chilometri di strade sterrate percorribili.

Praticamente un enorme parco giochi per maxienduro, dove scorrazzare (quasi) liberamente senza necessità di gommature o capacità particolari.L'intoppo principale è la distanza, nel senso che da casa mia a Bormio senza traffico ci vogliono oltre quattro ore. Praticamente ci metto meno ad arrivare a Firenze che ad arrivare in cima alla Valtellina, ma avevo un sabato libero in cui nessuno dei miei colleghi poteva uscire e valeva la pena usarlo bene. 



La salita inizia poco dopo Bormio, quando ci si addentra nella vallata fino all'attacco della strada pazzesca che scala la montagna con i suoi tornanti ravvicinati stile Stelvio. Il tutto vigilato dall'alto dalle due Torri di Fraele, che austere osservano la vallata dall'alto. Dalla balconata antistante le torri si gode di un paesaggio incredibile, che merita una pausa. 

Dopo un paio di chilometri si arriva in prossimità dei laghi e tutto d'un tratto pare di essere catapultati in Nord America. Il paesaggio è incredibilmente vasto, con cime aguzze che chiudono l'orizzonte in tutte le direzioni, enormi pinete e i due bacini idrici di un azzurro che quasi stordisce. Dopo il parcheggio della prima diga inizia l'intrico di strade sterrate in cui perdersi lungo un anello di una quindicina di chilometri.

In qualsiasi direzione si guardi, il paesaggio è maestoso e i colori così saturi da rendere l'esperienza surreale.


Lascio spazio alle immagini.

Lorenzo

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