La fine di un'epoca, Motociclismo chiude

30.11.24 05:51 PM Commenti Di Bedo

Ero all'Esselunga a fare la spesa e mentre mi avvicinavo alle casse sono passato come sempre davanti all'espositore dei giornali, con la consapevolezza che questa volta non l'avrei trovato e non lo nego, è stato un momento davvero triste.


Il mese scorso il mio edicolante di fiducia era perplesso quanto me quando gli ho chiesto se fosse arrivato l'ultimo numero di Motociclismo, ma non avevamo idea di cosa fosse successo.


Acquisto la rivista dall'ottobre del 2003, anche se tecnicamente ho iniziato a leggere Motociclismo FUORISTRADA prima del Motociclismo "classico" perchè a quei tempi avevo appena messo le chiappe sulla mia prima supermotard e il mondo delle supermoto era coperto principalmente da quella edizione della rivista.


Col tempo sono cresciuto di età ed esperienza e sono passato alla rivista principale che dava una visione più ampia e completa del panorama motociclistico italiano e internazionale. Prove, recensioni, news ed eventi erano tutti lì...tutto quello che serviva sapere di questo mondo in cui sono immerso anima e corpo da oltre 20 anni era a portata di pagina. Tutti i mesi per tradizione il nuovo numero arrivava tra le mie mani ed era il compagno di viaggio delle settimane successive: pagine su cui ho formato la mia identità di motociclista e contenuti che hanno veicolato le mie scelte di acquisto per due decenni. 


In particolare prima dell'Internet come lo conosciamo oggi e dei social erano riviste come quella a veicolare i contenuti e le tendenze con una autorevolezza e un alone epico di entità irraggiungibili, in particolare per un fotografo come me che ha sempre unito moto e fotocamere.


Ho avuto la fortuna di collaborare con la redazione online della rivista per un breve periodo dopo la laurea nel lontano 2013, scrivendo alcuni contenuti dedicati al sito Web. Purtroppo non posso ricordare con piacere quell'esperienza per via della gestione discutibile e del rapporto tra il carico di lavoro richiesto e...i compensi previsti, motivo per cui mollai il colpo in breve tempo orientandomi verso altre testate.


Nonostante questo sono rimasto un fedele lettore fino a quello che (a mia totale insaputa) si è rivelato essere l'ultimo numero, di settembre 2024.


Al di là di commenti e considerazioni "col senno di poi" che ho letto in giro io personalmente ho continuato a considerarlo il riferimento del settore, con una qualità dei contenuti sempre consistente. Se devo fare una critica da fotografo, mi sono accorto di parecchie sbandate prese nel corso del 2024 a livello di servizi fotografici e immagini di copertina a volte mediocri o che io personalmente non avrei pubblicato.


Ma so come funziona questo mondo e non avevo dato troppo peso alla cosa, quando in realtà era l'ennesimo piccolo segnale che qualcosa non stava funzionando. 


Ho avuto anche la fortuna di conoscere uno dei miei idoli, Mario Ciaccia con cui ho condiviso alcune esperienze negli ultimi anni e che secondo me rappresenta l'anima di quello che Motociclismo ha rappresentato per generazioni di motociclisti. 


Non sappiamo ancora cosa succederà di preciso a livello di redazione, riviste collegate, sito Web e tutto l'ecosistema ma di certo non saranno buone notizie. Questo mi rattrista davvero molto perchè è come perdere un compagno di viaggio con cui per tantissimi anni hai condiviso una passione viscerale e profonda e quando ci si lascia in questo modo brusco e improvviso rimane un grande vuoto difficile da riempire.


Certo il Web è zeppo di informazioni, news, siti, pagine social e contesti dove reperire tutto quello che un motociclista vuole sapere del mondo che lo circonda. Chiamatemi pure nostalgico ma il piacere di sfogliare le pagine di carta stampata lasciandosi trasportare da immagini e racconti creati da professionisti del settore dà tutt'altro feeling rispetto a fare zapping sconclusionato tra Instagram e YouTube

Bedo

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