Abbiamo davvero tutti qualcosa da dire sui social?

06.10.22 10:31 AM Commenti Di Bedo

Il mio rapporto coi social è sempre stato molto complicato, nel senso che Bedo’s Mototour è nato grazie ad Instagram ma allo stesso tempo la costante e continua competizione dei social ne ha snaturato l’essenza.


Le nostre vite sul Web sono ormai interamente in mano ad algoritmi pensati per premiare al massimo l’engagement e per penalizzare sempre di più la qualità in favore della “rumorosità” del contenuto. Viviamo in ambienti virtuali dove il video di un *animale a caso* che fa *cosa buffa a caso* ottiene un engagement di diversi ordini di grandezza maggiore di un cortometraggio di Spielberg.


Certo, esistono anche milioni di “contenuti” interessanti e costruttivi e magari anche realizzati bene. Ma l’esperienza utente medio è sostanzialmente mediocre e composta da rumore di fondo e da materiale foto/audio/video che è di fatto una infinita copia di altri contenuti già esistenti.


Poi sono arrivati i Reel


Nel perenne inseguimento di TikTok, Instagram e Facebook hanno cambiato profondamente il loro aspetto e il loro funzionamento, estremizzando quanto detto sopra, in peggio. I nostri schermi, le nostre timeline e le nostre sezioni Esplora sono diventate un ammasso di video flashanti, scattosi, tutti sostanzialmente uguali e con formati e musiche scelte non per pertinenza ma in base a quanto un certo brano sia in trend in quel momento. Momento che – a volte – dura solo poche ore.


Ma tornando a noi...


Dopo diversi mesi di assenza dai social, ho lentamente provato a ritornare. In particolare perché mi sembrava carino condividere le foto realizzate durante il viaggio in Slovenia e poi perché un po’ mi mancava quell’ambiente di colleghi adventourer a cui ormai ero abituato.


Posto che, comunque, le mie giornate senza Instagram avevano visto un picco di qualità della vita davvero importante ed è una esperienza che consiglio a tutti quanti.


Naturalmente i numeri sotto ai post sono impietosi, ormai delle foto su Insta non frega più a nessuno: se non fai video non esisti. E tornare ad essere soverchiato da tutto quel rumore ad ogni scroll mi ha fatto nascere questa riflessione:


Ma davvero abbiamo tutti così tanto da dire?


Davvero al mondo serve sapere che siamo scivolati in moto attraversando un guado, o che siamo andati a fare un certo passo, o che abbiamo comprato un certo nuovo paio di guanti in kevlar rinforzati con il metallo del martello di Thor? E davvero serve che queste informazioni vengano spammate con decine di post/storie/reel?


Secondo me la risposta è no, soprattutto perché tutte queste fantastiche informazioni arrivano agli (altri) utenti sotto forma di video mezzi sgranati, mossi, con un audio discutibile o una musica che non c’entra niente con il contesto. Il risultato è un ambiente dove tutti urlano sopra agli altri, sommergendo la piattaforma di milioni di post sostanzialmente inutili e realizzati ad-hoc per fare engagement e alimentare l’algoritmo. Il contenuto reale, la qualità realizzativa e la domanda “ma a qualcuno fotterà mai qualcosa?” passano completamente in terzo, quarto…decimo piano.


Da qui una riflessione in conclusione, che rivolgo a tutti coloro che usano Instagram: ma voi quando scorrete la TL guardate DAVVERO quello che vi passa sotto agli occhi? Oppure vi limitate a scorrere frettolosamente per trovare idee magari da cui copiare e con il solo pensiero di spingere il vostro di contenuto?


Non è polemica, è una domanda seria.

Bedo

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